Questo articolo parte da una constatazione registrata in anni di esperienza nel settore in relazione alla gestione dei rifiuti in azienda.
Nella maggior parte delle aziende che visito, anche quando sono ben strutturate e organizzate, rilevo una carenza nella gestione del deposito temporaneo dei rifiuti provenienti dal ciclo produttivo. Ad un certo punto mi è venuto spontaneo chiedermi come mai sia così difficile, anche quando i processi funzionano alla perfezione, che la gestione dei rifiuti possa risultare così complessa.
Come nasce la complessità
Sicuramente alla base c’è una scarsa conoscenza della materia, anche se il D.lgs. 152 risale al lontano 2006, le aziende tendono a non investire nella formazione su materie così specifiche e che sicuramente non influiscono sulla “crescita del fatturato”!
Inoltre, c’è la tendenza fin troppo comune a considerare il rifiuto come qualcosa di cui ci debba disfare quanto prima e possibilmente al minimo costo. Del resto, quanti di noi possono dire di effettuare anche nelle proprie abitazioni una corretta e attenta gestione dei rifiuti?
Quindi cosa ci si può aspettare da un “povero” imprenditore che già deve barcamenarsi tra mille problematiche per poter mandare avanti la propria azienda e continuare a garantire lo stipendio dei propri collaboratori?
Quando i rifiuti diventano un problema serio
Il problema è che una gestione non corretta dei rifiuti prodotti, soprattutto quando si ha a che fare con rifiuti pericolosi, comporta conseguenze non solo sulla qualità dell’ambiente in cui viviamo, ma anche a livello sanzionatorio direttamente sul titolare dell’attività, sanzioni che nella maggior parte dei casi assumono rilevanza penale e sfociano in cause fiume che, quand’anche si dovessero concludere con una semplice ammenda, comportano comunque un ulteriore fonte di stress.
Un Consulente che ti semplifica
Ciò che un consulente potrebbe fare per aiutare concretamente le aziende che gli si affidano, è cercare innanzitutto di instillare una cultura “ambientale”. Questa consentirà di far acquisire la consapevolezza che ciò che io produco non deve andare a discapito della comunità, e fornire tutti gli strumenti utili, non solo per evitare di esporsi a situazioni sanzionatorie, ma anche per cercare di abbattere i costi con una strategia di gestione più oculata e, in alcuni casi, parlando ancora di rifiuti, anche di “riutilizzare” alcune tipologie di rifiuti prodotti all’interno dello stesso processo produttivo.
Basta cominciare a cambiare visione e iniziare a vedere il rifiuto non solo come una qualcosa di cui ci debba disfare ma un qualcosa che in alcuni casi può rivelarsi una risorsa!
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