Condizionatori: guida alla pulizia e manutenzione

Indice articolo

Stai cercando informazioni sulla pulizia dei condizionatori? Settembre e ottobre sono i mesi ideali per fare questa operazione. Prima dell’inizio della stagione estiva (giugno-luglio), però, è bene anche fare manutenzione ai climatizzatori. Ecco tutti i consigli per eseguire tali procedure in modo corretto.

Quando fare la manutenzione al condizionatore

La manutenzione ordinaria dei climatizzatori andrebbe fatta alla fine della stagione estiva, tra settembre e ottobre, così da impedire alla polvere e allo sporco di accumularsi durante l’inverno.

Inoltre, quando gli apparecchi riprendono a funzionare a giugno/luglio, è opportuno effettuare una manutenzione per garantire il loro funzionamento efficiente.

Perchè è importante

A seguito della sempre più alta insorgenza di allergie e malattie delle prime vie respiratorie nei dipendenti del settore terziario, sia pubblico che privato, i datori di lavoro, in ottemperanza al Decreto Legislativo 81/2008 relativo alla sicurezza nei luoghi di lavoro, hanno sempre più l’esigenza di monitorare lo stato di pulizia e sanificazione dei condizionatori d’aria presenti all’interno degli uffici in cui ogni giorno i dipendenti svolgono la loro attività lavorativa.

La manutenzione del condizionatore oltre che obbligatorio per legge (trovi di seguito i riferimenti legislativi) è un’operazione necessaria per due motivi principali: per aumentare l’efficienza energetica e per non rischiare di riempire i nostri ambienti di lavoro con aria insalubre.

Con l’arrivo dell’estate, infatti, il condizionatore diventa l’alleato perfetto per combattere il caldo afoso e insostenibile. Durante i mesi di utilizzo, è comunque fondamentale pulirlo regolarmente per migliorare le sue performance nel tempo.

Quali benefici si possono avere da una corretta pulizia e sanificazione degli impianti aeraulici

Effettuare una corretta manutenzione di questi impianti può sicuramente portare ad una riduzione dei consumi ed una migliore igiene dell’aria attraverso un trattamento antibatterico.

Le conseguenze di una cattiva manutenzione delle apparecchiature di condizionamento ed in particolare delle canalizzazioni dell’aria possono produrre degli effetti gravi sui dipendenti che stanziano all’interno degli uffici.

Trascurare la manutenzione dei filtri comunemente utilizzati negli impianti di climatizzazione tende a provocare un notevole accumulo di polveri e scorie che, al momento dell’accensione dell’impianto, viene direttamente messo in circolazione attraverso le canalizzazioni di distribuzione dell’aria.

Oltre a serie implicazioni igienico-sanitarie, ciò può determinare maggiori costi di funzionamento (dovuto ad un aumento della resistenza incontrata dall’aria, di una più bassa efficienza delle batterie di scambio termico) ed un incremento dei rischi di incendio e corrosione.

A livello di salute, le conseguenze di una carenza di igiene e manutenzione possono essere rappresentate da:

  • Asma
  • Allergie
  • Bronchiti
  • Malessere generale.

Quale è la Normativa di riferimento

  • l’articolo 64 ‘ Obblighi del datore di Lavoro, comma 1, lettera c), obbliga il datore di lavoro a provvedere affinché l’impianto venga effettivamente sottoposto a una regolare manutenzione e pulitura;
  • inoltre l’Allegato IV “Requisiti dei luoghi di lavoro” – al paragrafo 1.9.1.2, riporta che se gli impianti aeraulici installati vengono utilizzati (e quindi non tenuti chiusi o spenti), devono essere mantenuti funzionanti; inoltre «devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori. Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all’inquinamento dell’aria respirata deve essere eliminato rapidamente»;

Se hai necessità di maggiori chiarimenti sulla norma applicabile contattaci qui.

Cosa si intende per impianti aeraulici

Il D. Lgs. 81/08 contempla in maniera approfondita il fenomeno della contaminazione e del cattivo stato igienico degli impianti aeraulici.

La definizione di impianto aeraulico secondo la norma UNI 10339:1995 è “L’insieme di apparecchiature, dispositivi, accessori e controlli necessari per realizzare la desiderata qualità dell’aria nelle condizioni prefissate”.

In altre parole sono tutti gli apparati che garantiscono il raggiungimento di una determinata qualità dell’aria negli ambienti indoor sotto il profilo termico, igrometrico, di purezza, di qualita’ e di movimento della stessa.

A chi affidarmi per la manutenzione

Le opere di manutenzione, ma anche le semplici ispezioni e le eventuali riparazioni, devono essere effettuate sempre da personale specializzato che abbia una completa e appropriata formazione o che abbia una adeguata esperienza tecnica.

Semplici compiti operativi come controlli, pulizia e alcune operazioni di manutenzione (ad esempio, sostituzione dei filtri per l’aria) possono essere effettuati da personale interno all’ azienda se adeguatamente formato e seguendo il manuale d’uso e manutenzione del produttore per una corretta pulizia degli impianti.

Come fare manutenzione al condizionatore

Prima di fare qualsiasi operazione, assicurati che il climatizzatore sia completamente scollegato dalla corrente elettrica. A questo punto puoi eseguire questi passaggi:

  • Controlla che le griglie e i filtri siano puliti, in modo da garantire una buona qualità dell’aria fresca prodotta.
  • Fai una pulizia profonda del motore esterno dell’impianto di condizionamento, soprattutto se è esposto a sole, pioggia e altre intemperie.
  • In caso di utilizzo intenso, pulisci il filtro una volta al mese: migliora la qualità dell’aria e diminuisce i consumi, diversamente va bene semestralmente.
  • Fai controllare da un professionista una volta l’anno il livello del liquido refrigerante. Qualunque cambiamento di pressione, eventuali perdite o altri problemi possono diminuire l’efficienza dell’apparecchio.
  • Controlla periodicamente la stabilità dell’appoggio su cui è montato l’elemento esterno.

Se stai valutando l’acquisto di un climatizzatore, non andare a caso e non farti prendere dalla fretta dovuta ai primi caldi. Di modelli in commercio ce ne sono tanti e per prima cosa è importante capire qual è quello più adatto alle tue esigenze e al tipo di luogo di lavoro.

Pulizia condizionatore fai da te

Spazzola il motore esterno con una scopa come quella che normalmente usi per i pavimenti.

Fatto questo, lava bene con un panno umido e sapone. Il detergente più indicato per questo tipo di sporco è uno sgrassatore universale.

Se le grate da cui viene prelevata l’aria sono particolarmente sporche e otturate (da polvere, foglie secche o altro) puoi usare l’aspirapolvere per liberarle: è molto importante che il motore possa lavorare bene e senza ostacoli se si vuole mantenere l’impianto efficiente nel tempo.

Pulizia split condizionatore: filtri e superfici

Con l’aiuto del libretto di istruzioni, trova i filtri del climatizzatore e sbloccali. I filtri sono delle semplici griglie di plastica, quindi è sufficiente lavarle in acqua tiepida quindi è sufficiente lavarle in acqua tiepida con un po’ di detersivo per piatti.

Asciugali scrupolosamente prima di rimetterli al loro posto: prima con uno strofinaccio e poi lasciandoli asciugare bene all’aria su un ripiano pulito.

Gli stessi accorgimenti devono essere adottati per gli impianti di condizionamento multizona o per quelli centralizzati con bocchette in vari locali della casa: laviamo bene i filtri, puliamo le superfici dell’impianto e le bocchette.

Spray igienizzanti per condizionatori

In commercio esistono prodotti igienizzanti o detergenti ad hoc, ma sono realmente necessari? I prodotti che si possono trovare in vendita con questa funzione sono di due tipi:

  • Disinfettanti veri e propri: sono marchiati come “presidio medico chirurgico” perché contengono un principio attivo biocida, come il benzalconio cloruro, che ha azione disinfettante.
  • Igienizzanti per climatizzatori: non presentano altre informazioni in etichetta riguardo agli ingredienti; non contengono disinfettanti, ma solo alcol, solventi e profumi.

Entrambi i prodotti sono destinati agli utilizzatori industriali e professionali, ma si trovano in vendita anche per il consumatore finale, che potrebbe essere tentato di utilizzarli per una pulizia “di fino” del proprio climatizzatore.

In casa secondo noi non sono necessari perché se facciamo la normale manutenzione, sui climatizzatori domestici non “prolifera” nessun microrganismo pericoloso per la salute. Per i climatizzatori ubicati nei luoghi di lavoro, il discorso è diverso e sarebbe auspicabile anche una disinfezione con un prodotto specifico.

Uno spray igienizzante non può nulla contro gli allergeni che possono depositarsi sull’apparecchio come pollini e acari. Anche in questo caso la rimozione può essere fatta con la normale pulizia dei filtri con acqua e sapone.

In particolare, la legionella non si forma nei climatizzatori domestici perché non c’è ristagno di acqua o condensa sulle griglie di emissione dell’aria: il rischio è solo per i grandi impianti con torri raffreddamento esterne. Essendo il discorso abbastanza articolato per maggiori info sulla Legionellosi puoi contattaci qui.

La pulizia e manutenzione è fondamentale, queste possono avere impatti sul corretto funzionamento e quindi sul consumo del climatizzatore, allo stesso modo è molto importante conoscere i principali simboli del condizionatore per verificare che non ci siano anomalie che coinvolgono l’assistenza di un tecnico specializzato.

 

Se hai necessità di ulteriori chiarimenti saremo felici di risponderti, puoi contattaci qui.

Fonte: altroconsumo, web

Chi ha scritto questo articolo​
Picture of Raffaele De Simone

Raffaele De Simone

Una laurea in Tecniche della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro e più di 15 anni di esperienza nel settore. Competenze di Professional Organizer per essere ancora più performante e offrire ai clienti quel qualcosa che è in grado di fare la differenza.
Trovi il mio profilo LinkedIn qui:
Picture of Raffaele De Simone

Raffaele De Simone

Una laurea in Tecniche della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro e più di 15 anni di esperienza nel settore. Competenze di Professional Organizer per essere ancora più performante e offrire ai clienti quel qualcosa che è in grado di fare la differenza.
Trovi il mio profilo LinkedIn qui:
Condividi questo articolo:

Altri articoli qui.